
Pubblicato: 20 giugno 2024.
Autori: Stefano J. Martin, Isobel Grindrod, Giorgiana Webb, Rhona Toft eEthel Villalobos.
Abstract
Il modo in cui gli apicoltori possono propagare i tratti resistenti alla Varroa dipende da come i comportamentali igienici chiave vengono trasmessi alla generazione successiva.
Questo studio indaga se i tratti igienici chiave vengano trasmessi tra le operaie tramite apprendimento, come avviene nei bombi, oppure se la resistenza sia codificata geneticamente nelle regine e quindi trasmessa alla loro prole.
Per verificarlo, abbiamo sostituito le regine di colonie note per essere resistenti agli acari con regine native (suscettibili) sia alle Hawaii che nel Regno Unito. Inoltre, nel Regno Unito, abbiamo introdotto regine resistenti in colonie suscettibili.
Dopo 5 mesi alle Hawaii e 12 mesi nel Regno Unito, abbiamo misurato i livelli di infestazione da acari negli adulti e nella covata. Alle Hawaii, sono stati valutati anche i livelli di rimozione degli acari e il comportamento di riopercolatura delle celle di covata.
In entrambe le località, i livelli di acari nelle colonie con regine suscettibili (o dalle loro figlie) risultavano significativamente più alti rispetto a quelli delle colonie con regine resistenti o dalle loro figlie. La composizione iniziale della colonia, ovvero la presenza di operaie resistenti o suscettibili, non ha influenzato il risultato.
Pertanto, per propagare i tratti di resistenza agli acari, gli apicoltori devono semplicemente sostituire la regina con una proveniente da una popolazione resistente consolidata, una pratica già adottata da alcuni apicoltori nel Regno Unito e alle Hawaii.